Assoluti promossi. Mei non ha dubbi: "La Spezia merita eventi come questi"

Il sole è da poco tramontato sui Campionati assoluti italiani di atletica leggera. La sensazione è quella di aver ‘assorbito’ qualcosa di eccezionale, ad un passo da casa. Le riflessioni di Stefano Mei, spezzino e presidente nazionale della Fidal.

Stiliamo intanto un primo bilancio?

"Partiamo dalla televisione, che ormai è il metro di giudizio del sentiment: mi hanno descritto tutti uno spettacolo fantastico. Si è percepito un notevole entusiasmo, una bella festa nelle tribune e nel parterre. Tanti ragazzini che attendevano i loro beniamini, a stretto contatto, una scelta come a Roma per gli Europei. Dal punto di vista dei risultati non potevamo aspettarci record eclatanti, ma sicuramente in tanti hanno spinto e testato, migliorando spesso il proprio personale. Non si può pretendere a un mese dalle Olimpiadi che siano al picco della forma, l’avevamo messo in preventivo, comunque grandi risultati per Melluzzo e Fabbri, così come nel mezzofondo, pur non essendo poi così rapidi, e poi Sottile nell’alto".

Risponde a chi ha chiesto se questi Campionati si sarebbero potuti svolgere in un altro momento?

"La World Athletics ha fornito delle finestre e su quelle dovevamo ragionare. Gli Europei sono stati un successo e da lì sono arrivati in tantissimi, non si può negare. Chi, invece, pensava una data a settembre, non ha valutato che in quella fase vi sono i campionati di società".

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